Asseverazione Piano Economico (PEF)

La nostra società di revisione, con oltre 30 anni di esperienza, fornisce l’asseverazione asseverazione piano economicopiano economico finanziario (PEF) in tutta Italia.

Siamo tra i principali operatori italiani per la redazione di piani economici e il rilascio dell’ asseverazione del piano economico. Come previsto dal codice degli appalti (D.lgs. 50/2016) è previsto che nell’ambito di un’operazione di Project Financing (art. 183)tra la documentazione da presentare si richieda anche l’elaborazione di un piano economico finanziario (PEF) che sarà successivamente asseverato.

Il business plan così predisposto ed asseverato dovrà quindi anche esporre l’importo delle spese sostenute per la redazione dell’offerta, inclusi i diritti sulle opere dell’ingegno di cui all’art. 2578 del Codice Civile. Tale somma non dovrà essere superiore al 2,5% del valore dell’investimento.

L’Asseverazione piano economico è pertanto fondamentale perché è volta alla verifica della sostenibilità economica e finanziaria del business plan. In particolare sulla verifica del PEF di generare, attraverso la gestione annuale, flussi di cassa adeguati alla remunerazione del finanziamento e a soddisfare gli azionisti.

A cosa serve un piano economico finanziario …

Il Piano Economico Finanziario (PEF) è il documento che evidenzia le condizioni di base che determinano l’equilibrio degli investimenti e della gestione. La finalità è valutare la convenienza economica di un progetto d’investimento e la capacità del progetto di rimborsare il debito e di remunerare il capitale di rischio.  Il PEF costituisce, inoltre, lo strumento che consente di stimare la redditività del progetto. Permette di giustificare l’entità di tariffe o di canoni proposti, nonché l’eventuale necessità di contributi pubblici in conto investimenti a fronte della realizzazione del progetto.

e l’Asseverazione del Piano Economico

L’Asseverazione del piano economico è richiamata dall’art. 183, comma 9, del Codice dei contratti pubblici (D.LGS. 50/2016) come uno dei principali documenti su cui deve basarsi la valutazione della proposta del potenziale promotore/concessionario ad opera dell’amministrazione aggiudicatrice. Oltre a determinare l’equilibrio economico, il PEF è uno strumento di pianificazione strategica e di valutazione finanziaria e reddituale, utilizzato nelle decisioni di investimento, in grado di verificare preventivamente le opportunità ed i rischi di un nuovo progetto. Obiettivi del piano economico finanziario sono quelli di individuare:

  • la capacità di generare reddito dell’attività che si intende gestire con la realizzazione del progetto (erogazione di servizi e/o produzione di beni);
  • i fabbisogni finanziari correlati alla realizzazione delle opere e dell’investimento nella sua complessità.

Il piano economico finanziario (PEF) dà quindi la possibilità alla società di percepire la sostenibilità economica di un progetto. Se sviluppato accuratamente sarà più semplice per l’impresa motivare gli sponsor, ottenere capitali da terzi e determinare le garanzie necessarie. Attraverso il progetto si rappresenta pertanto un’ipotesi di modalità di reperimento delle risorse necessarie per il sostegno dell’iniziativa stessa. Il PEF contiene indicazioni che determinano l’equilibrio economico-finanziario, l’ammortamento dell’investimento e le risorse finanziarie necessarie per coprire l’investimento stesso. Lo scopo ultimo del business plan è quindi quello di esprimere:

  • La redditività attesa dell’investimento per gli azionisti che partecipano all’iniziativa;
  • La liquidità necessaria per realizzare l’investimento complessivo;
  • La conseguente capacità di indebitamento del progetto (ovvero la capacità del pef di rimborsare il debito e remunerare il capitale di rischio).

Come deve essere redatto un piano economico finanziario da asseverare?

Il primo passo da compiere nella predisposizione del PEF consiste dunque nell’individuazione di un puntuale e coerente insieme di ipotesi da impiegare come assunzioni di base propedeutici per la costruzione degli schemi di Conto economico, Stato patrimoniale e Rendiconto Finanziario. Le assunzioni di base di un business plan si fondano sui seguenti dati di input:

  • cronoprogramma (anno di inizio costruzione, anno di fine costruzione, anno di fine concessione, etc.);
  • assunzioni tecnico/operative (costi di investimento);
  • dati di gestione operativa (ricavi operativi, costi operativi, utenze, tariffe, etc.);
  • ipotesi di gestione finanziaria (tasso d’interesse, linee di credito, margini sul tasso d’interesse, commissioni bancarie, fattore di sconto, struttura finanziaria, contributo pubblico, etc.);
  • input fiscali (imposizione fiscale, metodi e aliquote d’ammortamento);
  • assunzioni su riserve (riserva legale, riserva di cassa, riserva di cassa a servizio del debito);
  • ipotesi relative al capitale circolante (tempi medi di pagamento e incassi).

Quali soggetti possono rilasciare l’Asseverazione del Piano Economico?

L’articolo 183, comma 9 del Dlgs 50/16 (codice degli appalti) dispone che “Le offerte devono contenere […] un piano economico finanziario asseverato da un istituto di credito [..] o da una società di revisione ai sensi dell’art. 1 della legge 23 novembre 1939, n.1966“. 
E’ pertanto importante affidarsi esclusivamente a tali organismi per evitare possibili contestazioni o ricorsi in sede di gara ormai divenuti sempre più frequenti. Come essere sicuri dunque di essersi affidati alla giusta società di revisione per il rilascio dell’asseverazione del piano economico? Il Ministero dello Sviluppo Economico provvede ad una verifica periodica dei requisiti in capo alle società di revisione iscritte nell’elenco a garanzia delle società interessate.

In cosa consiste l’Attività di Asseverazione Piano Economico

L’asseverazione piano economico finanziario (PEF) non è quindi una verifica di merito dei dati forniti dall’impresa ma una analisi della sostenibilità economico finanziaria del progetto. L’attestazione, così come disposto anche dall’art. 96, comma 4, D.P.R. n. 207/2010 (regolamento al precedente codice degli appalti pubblici) attiene alla verifica del progetto sulla base del:
  • prezzo che il promotore intende chiedere all’amministrazione per l’affidamento della concessione;
  • prezzo che il promotore intende corrispondere all’amministrazione per la costituzione o il trasferimento dei diritti;
  • canone che il promotore intende corrispondere all’amministrazione aggiudicatrice;
  • della durata della concessione;
  • tempo previsto per l’esecuzione dei lavori e per l’avvio della gestione;
  • della struttura finanziaria;
  • dei costi/ricavi e dei tempi proposti e dei conseguenti flussi di cassa generati dal progetto.

Perché scegliere noi

Presentare un piano economico asseverato da una società non abilitata equivale alla mancata presentazione del piano in fase di gara. Risulta pertanto fondamentale affidarsi ad operatori certificati in grado di assistere l’impresa in tutte le fasi della proposta nei confronti dell’amministrazione pubblica.

Contattaci ora per un preventivo gratuito e senza impegno per l’asseverazione del piano economico. Garantiamo massima riservatezza ed affidabilità e la certezza che il piano economico sia asseverato da una società certificata abilitata ai sensi dell’art. 183, comma 15 D.lgs 50/16. Siamo presenti in tutta Italia per offrirti una consulenza mirata e personalizzata.

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I nostri consulenti sono presenti in tutte le principali città italiane. In particolare: Milano, Torino, Aosta, Verona, Trento, Trieste, Venezia, Bergamo, Brescia, Genova, Bologna, Firenze, Napoli, Bari, Catanzaro, Catania, Cagliari, Palermo e Messina. Siamo dunque in grado di fornire l’asseverazione del piano economico in tutta Italia.